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KPI e ROI, obiettivi delle campagne

I KPI, ovvero gli indicatori chiave di prestazione, danno l’idea quantitativa del successo di un’operazione commerciale. In genere sono criteri stabiliti prima dell’inizio della campagna. La scelta dei KPI dipende dagli obiettivi di business e di marketing di ciascuna azienda. L’importante è che la definizione di questi parametri sia inequivocabile e che essi siano poco numerosi (al loro aumentare la rilevanza di ognuno diventa minore) e ricorrenti (cioè misurabili a distanze di tempo regolari).

È facile individuare dei KPI per l’advertising online, per esempio i contatti raggiunti da un sito, le vendite effettuate da una piattaforma e-commerce e simili; il vero valore dei KPI risiede nella capacità di rappresentare la situazione reale , di riassumere in un dato numerico l’efficacia complessiva dell’azione. Questi dati aiutano a capire se l’iniziativa pubblicitaria stia andando nella direzione giusta e, dunque, se può portare al raggiungimento degli obiettivi preposti dall’azienda cliente. La fase finale di una campagna pubblicitaria prevede il bilancio dell’efficacia della campagna stessa.

In particolare si fa riferimento al ROI (Return On Investment) , che è l’indice di redditività del capitale investito. In altre parole è il calcolo del guadagno ottenuto rispetto alla spesa investita: si ottiene dividendo il risultato operativo (il margine senza ammortamenti e accantonamenti) per il capitale operativo investito. Questo dato è espresso in percentuale, e dice quanto una determinata operazione commerciale abbia fatto guadagnare. Dunque il ROI è un indice che va valutato sempre con una certa cautela ed è fondamentale, per correggere la sua evidente incertezza, definire ancor prima dell’inizio della campagna dei parametri di valutazione che siano chiari, rilevabili e poco influenzabili da fattori esterni alla campagna.